Con la scusa della crisi economica i ricchi sono più ricchi, le banche mettono a posto i conti e acquistano il Debito pubblico ma non danno soldi alle imprese e alle famiglie. Anche la stampa inizia a pagare il prezzo, perché un cittadino informato non crede alle favole, si fa una sua idea, è capace di scegliere. Lo sciopero dei giornalisti dell’Ansa è un segnale inquietante per tutti quelli che temono l’omologazione, il pensiero unico, la disinformazione.
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