“L’alta affluenza che si registra alle 19 in Veneto è un segnale molto importante che smentisce le cassandre: l’elettore ha capito l’importanza del momento, l’importanza del pronunciarsi sulla questione europea”. Così il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti commenta l’andamento della partecipazione al voto che alle 19 segna per il Veneto un più 3,7 per cento “per molti aspetti inatteso, sebbene chi ha fatto campagna elettorale nelle scorse settimane incontrando migliaia di cittadini avesse già l’impressione di una partecipazione consistente – ha detto Ciambetti – Credo che tra i fattori importanti abbia contato sicuramente la contestuale competizione elettorale per le amministrative che sono comunque molto sentite in una regione dal forte senso civico e dove il confronto in sede locale conta ancora molto. Ma credo che in tanti abbiano capito che queste elezioni europee erano fondamentali per dire quale Europa si vuole: l’alta partecipazione non solo in Veneto ma anche in Italia come in Francia, Germania o Ungheria dice che gli elettori hanno capito l’importanza della posta in gioco. Non mi pronuncio, ovviamente sugli exit poll, sui quali invito tutti alla prudenza. Devo tuttavia ringraziare i cittadini Veneti per l’alto senso civico dimostrato anche in questa domenica: anche nell’elevata partecipazione al voto il Veneto si dimostra Regione d’Europa. Ovviamente una Europa dei Popoli e delle Regioni e non delle banche, dei banchieri, delle agenzie di rating e dell’alta finanza: i veneti, al pari di francesi, tedeschi, ungheresi ma anche spagnoli e greci, hanno dato un segnale inequivocabile. Come diceva Giorgio Gaber ‘La libertà non è star sopra un albero / Non è neanche il volo di un moscone / La libertà non è uno spazio libero/ Libertà è partecipazione’. Ecco, stando ai dati all’afflusso dei votanti, possiamo dire che i Veneti vogliono essere liberi e non succubi dall’alta finanza e delle élite”.
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