Il mio intervento alla presentazione del libro “Il Limite diventa Ricchezza”, scritto da Rosita SARTORI e presentato questa mattina – 30/11/2018 – assieme all’Assessore regionale Manuela Lanzarin.
Una tesi di laurea che si trasforma e diventa un invito a vedere il mondo con occhi nuovi che guardino all’essenza delle cose e delle persone, per scoprire paesaggi, scorci, volti e una nuova e antica bellezza, quella stessa bellezza che traspare in uno dei primi esempi della letteratura poetica italiana, il Cantico delle Creature di Francesco, testo che si contrappone per la sua gioiosa dimensione alle altre correnti medioevali, altrettanto nobili ma profondamente diverse, caratterizzate del distacco e disprezzo per il mondo terreno, tipico della poesia di Jacopone da Todi ad esempio. Nella testimonianza di Rosita prevale l’allegria e la semplicità di Francesco, una semplicità gioiosa che non nasconde né nega le difficoltà della vita, i problemi, le sofferenze, anzi, li proietta in una nuova dimensione, una nuova prospettiva. In questo modo il “Limite diventa ricchezza” come recite con una sintesi perfetta il titolo del volume che oggi presentiamo idealmente collegandoci alla Giornata Internazionale delle persone con disabilità, lunedì 3 dicembre, giorno in cui si vuole promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone disabili in ogni ambito della vita e combattere qualsiasi forma di discriminazione e violenza.
Ci sono capitoli di questo libro che sono perfetti se proiettati nella Giornata Internazionale delle persone disabili a iniziare dall’invito a rifiutare il pregiudizio e lo stereotipo che sta alla base dei processi di emarginazione e che impedisce di vedere tutte le persone che hanno bisogni particolari, non solo i disabili ma anche l’anziano, l’ammalato, i bambini e via dicendo. Non so come una teologa possa accogliere l’accostamento che sto per fare ma in tutta onestà esso sorge spontaneo pensando al lavoro e al sorriso di Rosita: “La bellezza salverà il Mondo” ci ricorda Dostoevskij in una citazione fin troppo abusata ma che ho fatto per ricordare che in russo la parola Mondo, Mir, significa anche Pace: non è una coincidenza, ma un dato su cui riflettere. Un dato che Rosita mi ha fatto tornare alla mente con la sua straordinaria semplicità, allegria e gioia, con una forza straordinaria che lascia ammirati e per la quale noi dobbiamo essere grati alla nostra autrice che ringrazio sia per la pazienza con cui mi ha ascoltato, sia per essere venuta tra di noi a portare un grande messaggio appunto di Pace, di bellezza interiore e voglia di vivere.
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