E’ di pochi giorni fa l’ammonimento in chiarissimo stile mafioso della busta con due proiettili calibro 357magnum indirizzata a Stacchio-Zancan e ora questo episodio inquietante in un’aula dei Tribunale in cui un imputato ride in faccia ad un uomo che s’è visto stravolgere la vita a causa di rapinatori e malviventi. Se penso alle polemiche dei giorni scorsi sulla legittima difesa mi viene da pensare che le posizioni garantiste siano state lette da tanti delinquenti come ulteriore lasciapassare, l’ennesimo segnale di un via libera per far quello che si vuole: quel deridere in un’aula di giustizia è un fatto inaccettabile, una testimonianza di come la malavita si senta forte in uno stato debolissimo. C’è una cultura dell’impunità che va assolutamente fermata.
Uno Stato è giusto e forte quando garantisce l’amministrazione della Giustizia, persegue i delinquenti, assicura sentenze equilibrate, fa scontare le pene e soprattutto tutela i cittadini i quali, non dimentichiamolo, pagano fior di tasse proprio per avere sicurezza, difesa e giustizia. Non meravigliamoci se poi, davanti ad uno Stato che lascia irridere le vittime, le reazione di tanti sono scomposte o paiono eccessive.
A me sembra eccessivo che si lasciano in giro tanti delinquenti, che ci siano le strade piene di prostitute, che troppi mercanti e spacciatori di droga controllino interi quartieri delle nostre città, che ragazzine vengano molestate da farabutti e via dicendo.
#noncenientedaridere
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