Smentisco categoricamente che la Regione del Veneto abbia ottenuto finanziamenti diretti per garantire accoglienza ai migranti. Lo dico con cognizione di causa come assessore al Bilancio del Veneto e lo ribadisco a maggior ragione in quanto ho partecipato di persona in rappresentanza del Veneto alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni che hanno affrontato la materia di cui troppi parlano in modo strumentale e senza alcuna conoscenza dei fatti. Innanzitutto i fondi per l’assistenza e l’accoglienza sono gestiti direttamente dallo stato che li ripartisce attraverso le Prefetture. Deve essere chiaro poi, che l’intesa raggiunta a suo tempo in Conferenza Unificata con Stato, Regioni Anci, Uppi, con la posizione contraria del Veneto, non prevedeva alcuna forma di finanziamento
Come è prassi e consuetudine consolidata della Conferenza delle Regioni, la Regione che è contraria ad una intesa con il governo, dopo aver chiarito il proprio no, non partecipa al voto. La Giunta regionale del Veneto aveva chiarito la sua posizione sin dalle sedute del 16 aprile, 15 maggio e 12 giugno 2014 con un no secco e inequivocabile. Il Presidente Zaia il 10 luglio 2014 contestò in sede di Conferenza delle Regioni il piano presentato dal Governo sia per quanto concerne la copertura finanziaria sia per le modalità del riparto dei migranti per singola Regione. In particolar modo, il presidente Zaia contestò la proposta del governo di ripartire i migranti secondo la quota utilizzata per il riparto del Fondo Nazionale per le politiche sociali che avrebbe dirottato nel Veneto circa il 7,28 per cento dei flussi migratori. Nel corso dei lavori della Conferenza Unificata, con il Veneto assente proprio perché contrario, l’assessore alla Lombardia nelle vesti di coordinatore della Commissione Affari Finanziari spiegò, per altro condividendole, le ragioni che avevano indotto il Veneto a non accettare l’intesa proposta dal governo sottolineando che le critiche sollevate anche dalla Lombardia relativamente alla copertura finanziaria erano condivise dal Veneto.
Per quanto mi riguarda, infine, come risulta a verbale della Conferenza, sin da aprile 2014 io intervenni chiaramente denunciando l’assenza di controlli sanitari effettivi e spiegando le legittime preoccupazioni dei sindaci chiamati a dare ospitalità nei loro territori a persone non identificate.
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