Il commento del Presidente Ciambetti
(Arv) New York 31 ott. 2018 – “La Carta di Venezia contiene le password per aprire la strada a un futuro sostenibile e inclusivo attento alle esigenze dell’ambiente come di tutte le classi sociali. La prima parola chiave è Famiglia: lo sviluppo della città e dei suoi servizi deve partire dalla famiglia e porre i cittadini, ad iniziare dai più vulnerabili e dagli anziani, al centro della propria attenzione”. Con queste parole Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha commentata la presentazione quest’oggi (mercoledì 31 ottobre) alle Nazioni Unite a New York nell’ambito delle iniziative per il World Cities Day – Better City, Better Life, la Carta di Venezia, documento che ha visto protagonista Ciambetti che di concerto con la International Federation for Family Development (IFFD) ha lavorato nel corso dell’ultimo biennio coinvolgendo a livello internazionale docenti universitari, ricercatori, esperti, sindacalisti, rappresentanti delle Istituzioni chiamati a collaborare “contribuendo ciascuno con la propria cultura, tradizione e credo religioso alla stesura di un documento che indicasse la strada per città sostenibili, resilienti e inclusive – ha detto Ciambetti – L’interesse delle Nazioni Unite per la Carta di Venezia è dovuta al fatto che questo documento si rivolge a Regioni e Città che desiderano contribuire attivamente al raggiungimento dell’Obiettivo 11 di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: ‘Make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable’. Quest’anno la Giornata Mondiale delle Città delle Nazioni Unite ha come motto ‘costruire città sostenibili e resilienti’ (Building Sustainable and Resilient Cities) e la Carta di Venezia dice che è possibile affrontare una svolta resiliente partendo dalla famiglia, che rimane il fulcro reale delle nostre città e delle nostre regioni, accettando l’economia circolare come modello di risparmio, lotta allo spreco, con un patto di onestà tra produttori e consumatori. La nuova città sostenibile, resiliente e inclusiva si basa sull’uso e diffusione delle moderne tecnologie al servizio dell’uomo e della famiglia, sull’educazione e formazione continua, sulla sicurezza personale e patrimoniale, sull’economia circolare, sull’attenzione da porre sempre alle famiglia e ai suoi bisogni, con la dovuta attenzione ai soggetti deboli e più vulnerabili. E’ una scelta di speranza e di coraggio in un mondo dove non mancano contraddizioni pesanti e drammatiche”. Dopo l’introduzione di Ignacio Socias, Direttore generale della Iffd, e dopo la lettura del messaggio del presidente Ciambetti all’evento nel Palazzo di vetro hanno preso la parola Chris Wuilliam, Direttore della Sezione UN – Habitat di New York, Bahira Trask, dell’Università del Delaware, Abdul Shukur Abdullah, direttore generale del Dipartimento per la Popolazione e la famiglia della Malaysia, Sylvie Carrega, Presidente della Rete Elisan (European Local Inclusion & Social Action Network), Martine Vassal, Presidente del Consiglio del Bouches-du-Rhône, Georgios Ioakimidis, Presidente dell’Unione delle Municipalità dell’Attica (Grecia) e Alberto San Juan, direttore generale del dipartimento Famiglia e infanzia di Madrid. “Questo panel di esperti e rappresentanti delle realtà locali riuniti in questa sede prestigiosa – ha spiegato Ciambetti – dimostra l’importanza della Carta di Venezia e desidero ringraziare quanti hanno lavorato per giungere a questo obiettivo eccezionale, ad iniziare da Ignacio Socias direttore della Iffd e da Daniela Bas, direttrice generale della Divisione per le Politiche sociali e lo Sviluppo delle Nazioni Unite che ci ha sempre sostenuto anche con indicazioni e riflessioni di grande valenza. Oggi è un giorno importante, perché inauguriamo un percorso partendo dalle famiglie, dalle città, dai territori per scrivere assieme una pagina importante della nostra storia”.
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